Gastnutzer
3. September 2022
Era una stazione della dogana tra Granducato di Toscana e Stato Pontificio. Ora è diventata un punto di passaggio, tra la realtà che ogni giorno viviamo e la dimensione del benessere. Come se fossimo invitati a lasciare ogni pregiudizio noi ch’entriamo. Egle era stata una santa pagana che ospitava i viandanti, oggi Alessandro e Erika senza essere assurti a santi sono dei meravigliosi ospiti. Sempre presenti ma mai evidenti, nè invadenti. Senza che ogni nostro bisogno o domanda, dalle galline alla spirulina, dalle prenotazioni a tutto quel che può riguardare il vivere a Sant’egle o nei dintorni, sia disatteso o non accolto. Rispettosi fin dal primo momento in cui arriviamo. E, man mano scoprire come tale rispetto sia a 360° anche dell'ambiente. Abbiamo trovato tutta la nostra esperienza, dopo un’attenta lettura di tutto quello che Sant’Egle offre e “non offre”, assolutamente positiva. La privacy (anche se ogni tanto qualche sussurro amoroso o qualche chicchiricchi ci ricorda la nostra dimensione naturale) è totalmente rispettata; la pulizia di tutta la struttura (dalle camere al cortile al pollaio) è encomiabile;l’ambiente è, senza essere estremo, dolcemente mozzafiato: il parco, la piscina e la emozionante zona meditazione con le due tombe etrusche che ci connette con una dimensione da vivere, un’esperienza da fare; la colazione è un momento desiderabile gustoso in un contesto accogliente e molto delizioso: frutta appena colta, pani, marmellate, uova, yogurt, formaggi, torta fatta in casa, la moka, ecc. sono ottimi. Molto difficile andarsene. Brava Erika, Bravo Alessandro. E’ bello sapere che esiste Sant’Egle Chantal e Marco
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