surfaustralia2016
19. Juli 2024
Avevamo prenotato per tre giorni, ma vi abbiamo soggiornato una sola notte, arrivando il 24/02/2024 e consumando una cena, 3 persone (nostra figlia di 11 anni). Faccio presente che l’hotel ha una nuova gestione da Dicembre 2023, quindi le recensioni desumibili da internet, perlopiù positive, si riferiscono soprattutto alla gestione precedente. Mi rivolgo innanzitutto alle persone celiache ed in generale a chiunque soffra di intolleranze : in base alla nostra esperienza di soggiorno presso la presente struttura, il personale NON E' IN GRADO DI GARANTIRE LA SOMMINISTRAZIONE DI CIBO SICURO PER CHI ACCUSI REAZIONI AVVERSE A DETERMINATI ALIMENTI. Premettendo che già al momento della prenotazione, come ovvio, avevo richiesto rassicurazioni sulla possibilità di consumare pasti senza glutine, e che al momento della scelta delle pietanze, appena arrivati, avevamo allertato sulla pericolosità dell’assunzione per nostra figlia di glutine, una avvisaglia di quanto sarebbe poi accaduto l’abbiamo avuta già con l’antipasto a cena, stesso piatto per tutti: “scusi”, rivolgendoci alla cameriera, “ma quello al centro [una specie di gnocchetto] è con glutine?”; “chiedo al cuoco… sì, è con glutine, gliene faccio fare un altro". A questo punto, sì, ce ne saremmo dovuti andare, ma abbiamo confidato sul fatto che, dopo una cosa del genere, l’attenzione si sarebbe alzata… Sbagliato, dopo un primo deludente (canederli -solo pane- per noi e riso alla zucca e speck -semicrudo e salato- per nostra figlia), arriva il secondo a sorpresa: manzo -salato- per noi e formaggi per nostra figlia inframmezzati con… “scusi, ma tra un formaggio e l’altro, i grissini sono senza glutine?”; “chiedo al cuoco… sì, vi faccio rifare il piatto”. Per ultimo, il dolce, crema cotta e semifreddo (più freddo che semi…), entrambi, a detta loro, rigorosamente senza glutine. Che dire, non sono state palesemente rispettate neppure le basilari procedure di somministrazione di alimenti al cliente celiaco. Eppure, avevamo pensato di aver “tamponato” con i vari richiami la superficialità del servizio offertoci, ma non è bastato: dopo due ore nostra figlia ha cominciato ad avvertire i primi caratteristici sintomi da assunzione di glutine, poi è stata male. Alquanto adirati, alle ore 22 circa, abbiamo manifestato il nostro sconcerto nei confronti della proprietaria (la quale si è mostrata dispiaciuta e preoccupata al tempo stesso, scusandosi ed offrendo il rimborso della caparra di 200 euro da noi pagata anzitempo), comunicandole altresì la nostra decisione di abbandonare l’hotel il mattino seguente. Alle 8, tutto cambiato: la proprietaria afferma che le procedure erano state seguite correttamente (???), che infatti, udite udite, nostra figlia poteva essere stata male per aver mangiato della neve -come se non sapessimo quale sono gli effetti dell’assunzione del glutine per nostra figlia-, e che la caparra non l’avrebbe restituita, perché, come da lei affermato: “la caparra serve proprio per casi come que
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